(c) Andrea Messana

Théâtre salle

Da Solo

Archive : Saison 2021-2022

28 septembre 2021 • 20:00 • 75'

Da solo diventa allora una suggestiva riflessione sull’umanità, sul senso stesso delle priorità della vita, parla di questa migrazione che ognuno di noi compie nella sua vita per cercare di sapere chi è.

Nicole Malinconi / Angelo Bison / Lorent Wanson

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È una storia semplice, quella di un giovane che un giorno salpa, lascia la sua meravigliosa Toscana per il grigiore del nord Europa, e finalmente decide di farsi una vita lì, di mettere su famiglia, una figlia, di trovare lavoro in un albergo, in uno di quei palazzi dove non si smette mai di ammirare o invidiare chi è sempre in giro per il mondo... Per costruirci una casa. Guardare sua figlia che se ne va a vivere la sua vita ; e guardare impotente la memoria di sua moglie che si consuma.
Una storia commovente perché è la storia di milioni di altri nel nostro continente. E paradossalmente qui nella nostra Vallonia, dall’altra parte delle Alpi.

Non sono stati gli accordi CECA a condurlo lì, ma solo il bisogno di un altro posto, di qualcos’altro, di una vita presumibilmente migliore, anche se significava lasciarsi alle spalle i colori ambrati e l’odore delle olive, la prima storia d’amore, i giochi fatti di pezzi di spago ; un’infanzia gioiosa in una dura realtà. Ma la terra su cui atterriamo è anche piena di odori, colori e legami. Senza dubbio questo è un buon motivo per rimanerci, al punto che tutti questi sensi finiscono per diventare tuoi, hai la possibilità nei tuoi ricordi di aggiungerli, sottrarli, intrecciarli.
Alla fine della vita, al momento del bilancio, è sensibile ; proprio fatto di queste piccole cose che in realtà fanno la vita, di questi avanti e indietro tra il bambino e il vecchio, tra l’innocenza e la responsabilità, tra il desiderio e il dovere. A volte nasce la rivolta, spesso la nostalgia, soprattutto la tenerezza, senza scegliere il loro campo da una parte o dall’altra delle Alpi.

Da solo diventa allora una suggestiva riflessione sull’umanità, sul senso stesso delle priorità della vita, parla di questa migrazione che ognuno di noi compie nella sua vita per cercare di sapere chi è. Non trasciniamo le nostre origini, le inventiamo man mano, contro la nostra volontà. Il testo diventa allora la combustione dell’attualità.
Da molto tempo, che Angelo Bison (che da questi due assoli premiati è diventato maestro nella disciplina) porta questo testo per ragioni che non è necessario raccontare, perché è il suo modo di vivere, e da parte mia da molto tempo che questi soggetti mi tormentano e sono la fonte del mio lavoro da sempre. (Ancora di più dopo A Boraine Dawn) Era quindi il testo ideale per incontrarci e condividere gioco, storia ed emozioni.

(c) Andrea Messana

De Nicole Malinconi
Adaptation et interprétation Angelo Bison
Mise en scène Lorent Wanson
Régie générale Juliane Goffinet
Arrangements musicaux Fabian Fiorini, interprété par Kenzo Nera
Prise de son Amélie Hayoz
Prise de son et mixage Vincent Debast
Travail vocal Christine Leboutte
Aménagements scéniques Vincent Lemaire
Costumes Estelle Wanson
Lumières Renaud Ceulemans
Attachée de diffusion et de communication Sarah Deppe
Une co-production du Théâtre Epique/Cie Lorent Wanson, du Royal Festival de Spa, du Centre Culturel de Dinant, du Central de La Louvière, de la Maison de la Culture de Tournai, (en cours)
Avec l’aide du Logis Floréal de Watermael Boitsfort, du Théâtre Marni, du centre Culturel de Colfontaine

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